UK: Pompe funebri usano i droni per spargere le ceneri dei defunti
Nel Regno Unito da qualche tempo c’è una novità che prende sempre più piede e che è destinata a far discutere, perché mette insieme sacro e profano, la tradizione del come diciamo addio ai defunti e la recentissima tecnologia dei droni. La sintesi di questa stridente dicotomia? Spargere le ceneri delle persone morte (e quindi cremate) con un drone!
Benché la cremazione possa sembrare agli occhi di molte persone una scelta moderna e in alcuni casi persino inaccettabile, affidare al vento, alla terra o all’acqua le ceneri dei cari venuti a mancare è in realtà una pratica che è sì poco diffusa, ma che risale ai tempi più antichi (pensiamo ad esempio a certi tipi di funerale riservati ai re). Resta il fatto che disperdere le ceneri di un cadavere usando un drone è una novità assoluta, un trattamento che per la prima volta fece notizia anni fa per via della singolare iniziativa di un visionario pilota di droni australiano, mentre oggi non è più il frutto delle eccentriche idee di business di qualche visionario, bensì un servizio che va nascendo in diverse zone del mondo (al momento soprattutto nel Regno Unito e in seconda battuta in Australia, mentre non c’è un vero e proprio mercato negli USA) in base alla normativa vigente, che in questo caso riguarda:
- dove e come si può volare coi droni;
- cosa è possibile fare con le ceneri dei defunti e a quali condizioni.
La dispersione delle ceneri di cadavere in Italia
Ricordiamo, a proposito del secondo punto, che in Italia la Legge 130 del 30 marzo 2001 riconosce il diritto di spargere le ceneri del defunto solo ad alcune persone specifiche (il coniuge o un altro familiare avente diritto, l’esecutore testamentario o il rappresentante legale dell’associazione cui il defunto risultava iscritto o, in mancanza, dal personale autorizzato dal Comune), fermo restando che questa pratica è concessa solo se “autorizzata dall’ufficiale dello stato civile sulla base di espressa volontà del defunto”. La stessa legge norma anche i luoghi dove è consentito svolgere lo spargimento, e cioè “in aree a ciò appositamente destinate all’interno dei cimiteri o in natura o in aree private; la dispersione in aree private deve avvenire all’aperto e con il consenso dei proprietari, e non può comunque dare luogo ad attività aventi fini di lucro; la dispersione delle ceneri è in ogni caso vietata nei centri abitati”. Inoltre, “la dispersione in mare, nei laghi e nei fiumi è consentita nei tratti liberi da natanti e da manufatti”.
Video: come funziona lo spargimento di ceneri col drone
Perché spargere le ceneri con un drone?

Al di là della presenza di eventuali facilitazioni normative o burocratiche, viene da chiedersi “Cosa spinge una persona a scegliere di spargere le ceneri di una persona cara usando un drone?”. Senza dubbio può trattarsi di una scelta basata sul desiderio di mostrarsi moderni o “alternativi”, e siamo sicuri anche una buona percentuale dei finora pochi casi in cui si segue una pratica del genere sia dovuta strettamente alla volontà del defunto con passioni inconsuete.
A sentire quanto afferma Christopher Mace, ex pilota di elicotteri per la Royal Air Force e fondatore dell’azienda britannica Aerial Ashes (letteralmente “ceneri aeree”) che offre questo genere di servizi, però, il motivo potrebbe anche risiedere nel costo più conveniente rispetto alle tradizionali e più complesse operazioni di sepoltura.
Al termine del suo servizio per la RAF, circa 3 anni fa, Mace ha messo in piedi questo business basandosi sull’esperienza vissuta come pilota di elicotteri. “Quando pilotavo elicotteri per missioni di ricerca e soccorso, mi è stato occasionalmente chiesto di spargere le ceneri di un ex pilota nel mare nel corso di un’esercitazione di routine. Era un bel modo per le famiglie di spargere le ceneri, e quando ho iniziato a usare i droni più avanti nella mia carriera ho capito che c’era un modo per rendere più accessibile il rilascio di ceneri nell’aria” ha detto.
Quanto costa lo spargimento di ceneri col drone?
Come quando parliamo di prezzi dei droni in generale, è difficile dare una cifra unica, perché sul costo dell’operazione influiscono tanti fattori tra cui: il tipo di drone, il luogo prescelto, le pratiche per ottenere le necessarie autorizzazioni, etc.
Giusto per dare un prezzo qualunque di riferimento, Scattering Ashes, un’altra azienda inglese che offre questo servizio, parte da un prezzo di 721 sterline per spargere col drone le ceneri su un’area costiera, zone che sono tra le più accessibili e facili da organizzare.
Ma spargere le ceneri con un drone non è certo un’operazione banale, perché non si può fare col primo quadricottero che capita per le mani, bensì richiede un drone potente e stabile, di tipo professionale, che sia in grado di trasportare la scatola con le ceneri, ma di norma anche un secondo drone (più piccolo) che registra un video dell’operazione a memoria dei parenti. “I resti della cremazione sono sorprendentemente pesanti – spiega Mace – perciò serve un drone capace di agire come un vettore”.