Regno Unito: condannato per aver fatto volare il drone in luoghi pubblici

Ogni tanto qualche drone va a schiantarsi in questo o in quell’angolo del globo, riempiendo al massimo un trafiletto sul piccolo giornale locale. Altre volte, quando cade invece in un posto affollato, spaventando qualche persone in più e conquistando a mani basse il suo posto d’onore nelle prime pagine della cronaca mondiale, come nel caso del drone finito tra i seggiolini del Louis Armstrong di New York durante un match degli Us Open.

Per fortuna, però, ogni tanto si scovano anche notizie che riportano sanzioni ai danni di chi – bisogna ricordarlo – viola la legge. Già, perché le Autorità competenti dei diversi paesi vietano, specialmente ai semplici dronisti amatoriali, di volare in luoghi pubblici e in presenza di assembramenti di persone.

Non fa eccezione il Regno Unito, da dove arriva la notizia che Nigel Wilson, security guard e appassionato di droni, è stato condannato a pagare una multa di 1800 sterline e inibito all’acquisto o all’uso di droni per almeno 2 anni. Si tratta del primo caso in Inghilterra che vede una persona perseguita dal Crown Prosecution Service per aver usato un drone, in seguito ai provvedimenti già presi dalla polizia.

Una lunga trafila di violazioni

nigel wilsonA sentirla così, qualcuno potrebbe persino pensare “Che cattivoni questi inglesi!”, ma quello di Wilson non è il caso di un principiante sprovveduto che, durante uno dei primi voli, ha perso il controllo del drone. Al contrario, il 42enne del Nottinghamshire si è reso protagonista di una lunga serie di violazioni, spesso verificatesi in occasione di importanti eventi sportivi, tra cui anche il match di Champions League tra Liverpool e Ludogorets. Nel complesso, Wilson ha ammesso ed è stato condannato per 9 delle 17 infrazioni dell’Air Navigation Order (il nostro regolamento ENAC) di cui era stato inizialmente accusato, mentre le altre accuse sono cadute per insufficienza di prove.

Negli anni, Wilson ha volato con il drone sopra stadi e luoghi di interesse turistico (tra cui anche il Palazzo di Westminster), continuando a postare video su Youtube, infischiandosene degli avvisi degli utenti e persino di quelli delle forze dell’ordine, che in un paio di circostanze lo avevano già arrestato, confiscandogli il drone.

“Ogni volta un semplice colpo di vento avrebbe potuto farti perdere il controllo del drone e causare un incidente”, ha detto il giudice Quentin Purdy, sottolineando come l’imputato fosse perfettamente cosciente di quello che stava facendo e accusandolo di massima arroganza rispetto alle questioni di pubblica sicurezza.

Nel Regno Unito il regolamento parla chiaro. I droni non possono volare:

  • sopra o entro 150 metri in aree congestionate
  • sopra o entro 150 metri in presenza di raduni organizzati all’aperto con oltre 1.000 persone
  • entro 50 metri da navi, veicoli o strutture che non si trovino sotto il controllo diretto del pilota, salvo che questi disponga di un permesso della Civil Aviation Authority

Altre informazioni sul regolamento vigente nel Regno Unito sono reperibili, in lingua inglese, a questo indirizzo.