In Svizzera i droni salvano i piccoli caprioli da Falciatura e mietitura

Il contributo dei droni all’agricoltura non si limita al monitoraggio accurato delle piantagioni, suggerendo dove e soprattutto come intervenire, ma può addirittura salvare vite, almeno quelle degli animali che proprio dalle tecniche di coltivazione vengono messe in pericolo.

In questo caso parliamo della sopravvivenza dei piccoli di capriolo che, nati durante la primavera, trascorrono le loro giornate immersi nell’erba alta, raggiunti dalle loro madri solo per essere allattati. In questa fase iniziale della loro vita, i piccoli non hanno ancora sviluppato l’istinto della fuga, perciò l’unico loro strumento di difesa davanti al pericolo è quello di accucciarsi e restare immobili per confondersi ancora meglio nella vegetazione. Purtroppo, quando numerose attività agricole iniziano le operazioni di falciatura e mietitura durante la bella stagione, molti di questi cuccioli sfuggono all’occhio del personale e restano vittime dei macchinari agricoli.

Per questo motivo in Svizzera, dove si calcola che ogni anno siano circa 3000 i piccoli di capriolo uccisi da falciatrici e mietitrici, un progetto innovativo condotto nel canton Appenzello Esterno ha testato i droni per controllare i campi. Keystone-Ats Heinz Nigg, direttore dell’ufficio per l’ambiente e le foreste, ha fatto sapere che con un drone si possono controllare almeno 6 ettari di campi in 20 minuti, individuando tutti i caprioli nascosti grazie ai rilevamenti dei sensori a raggi infrarossi montati sui velivoli. I cuccioli ritrovati possono allora essere tratti in salvo e trasportati ai margini dei boschi limitrofi alle aree coltivate, dove possono essere facilmente ripresi dalle madri.