House of Drones e FPV in Italia: intervista a Paolo Luccini

Oggi pubblichiamo l’intervista a Paolo Luccini, presidente dell’associazione FPV Racing Club. Con Paolo parliamo dell’ultima edizione del Maker Faire di Roma e in particolare della House of Drones, approfittando anche per fare il punto della situazione sul movimento FPV in Italia e dare uno sguardo ai progetti futuri della sua associazione (se siete interessati al mondo fpv, qui trovate alcuni tra i migliori modelli).

Ciao Paolo, è un piacere intervistarti, dopo averti conosciuto durante l’edizione 2015 del Maker Faire Rome. Come l’anno scorso, hai curato l’organizzazione della voliera dei droni, l’ormai nota House of Drones. Com’è andata l’edizione di quest’anno? Ho visto molte più persone e una voliera sempre più grande e tecnologica…

Ciao Edoardo, il piacere è mio, ma facciamo alcune precisazioni. L’anno scorso ho avuto il piacere di collaborare con Paolo Mirabelli che è il responsabile della House of Drones per MFR, per quanto riguarda la piccola dimostrazione di FPV Racing, grazie all’aiuto dei piloti che poi sono diventati, insieme a me ed altri, i fondatori di FPV Racing Club.

Parlando più in generale, il Maker Faire Rome si riconferma la più importante fiera dell’innovazione d’Europa, che ha dato la possibilità a 110000 spettatori, nei suoi tre giorni di vedere e toccare con mano un numero impressionante di progetti. La House Of Drones è stata semplicemente spettacolare, il suo obbiettivo come per l’anno passato è quello di permettere a tutti di avvicinarsi al mondo dei droni e di provare con mano a pilotare. Le voliere erano 2 in questa edizione, la più grande 20 x 40 (800 mq) metri con Main Sponsor TIM, dedicata al volo di mezzi professionali e alla dimostrazione di FPV Racing. La seconda di 10 x 10 metri (100 mq), che come Main Sponsor aveva Leroy Merlin.

La dimostrazione di FPV Racing è stata volutamente strutturata con un tracciato semplice, che permettesse a tutti i piloti bravi di andare molto veloci e ai meno bravi di partecipare senza tanti problemi. Con l’ausilio di uno speaker (Alessio Roberto Messina, aiutato in alcuni casi dai colleghi) che commentava in tempo reale tutte le fasi, dallo Start della Hit (batteria di piloti che parte contemporaneamente nel tracciato per fare il tempo migliore) alle pause nel paddock, a tutto quello che succedeva più in generale, con interviste in tempo reale ai piloti e tanto altro.

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House of Drones 2016: foto di gruppo con piloti e alcuni membri dello staff.

Questo ci ha permesso di coinvolgere il pubblico in un spettacolo, divertendo e divertendoci in una continua alternanza tra dimostrazione di FPV Racing ed eventi legati al mondo dei droni, tutti nella stessa voliera.
Contemporaneamente, nella voliera da 100 mq, si è svolto il battesimo del volo, dove tantissime persone hanno potuto provare l’ebrezza di pilotare un drone per la prima volta. Questo grazie alla pazienza e professionalità di Luigi Mazzeo (Youtuber ”Sharp79” che si occupa di droni), che si è alternato tra bambini e adulti.
Tutto con la supervisione di Paolo Mirabelli, attento al corretto svolgimento di tutte le manifestazioni legate alla House Of Drones, insieme al suo collaboratore Alberto Trocini.

Sarà il caso di organizzare un evento apposito solo per le gare coi droni e le prove di volo per principianti?

Certamente è auspicabile in Italia organizzare sempre più eventi che riguardino solo la disciplina sportiva dell’F3U, come le 5 giornate nella Leonardo FPV Drone Arena del centro commerciale Parco Leonardo, dove tutti, bravi e meno bravi, hanno potuto sfogare i pollici in un ambiente in sicurezza, completamente dedicato all’FPV Racing. Su questo mi sento di dire che tanti stano organizzando eventi. Ne posso citare alcuni: Michele Praga e il suo gruppo, Giuseppe Rinaldi, i ragazzi del Team di Pistoia, Francesco Ferrara e i ragazzi di Bologna, il Bullfrog Team e tanti altri.

Ma quanto è complicato allestire una voliera per i droni? Puoi raccontarci brevemente quanti e quali sono i problemi che bisogna affrontare per le questioni di sicurezza e per far funzionare il tutto?

La prima cosa che mi viene in mente è la parola “attenzione”, alla sicurezza, alle attrezzature e all’ordine, dentro e fuori la voliera. Task fondamentale è la sicurezza, reti adeguate e regole precise per poter accedere alla voliera. Gestione corretta delle frequenze per ridurre al minimo di disturbi dovuti alla trasmissione (anche la location è importante per questo), direttore di gara che si occupi di supervisionare il corretto svolgimento della gara e le attrezzature, rete, bandiere, gate, laptimer e tanto altro. Ovviamente il fattore umano è fondamentale, come per tutte le cose, tanto impegno e ancora più collaborazione.

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Uno scorcio del circuito della House of Drones per gare di droni in modalità fpv

Eppure l’interesse per l’FPV Drone Racing cresce a vista d’occhio, tanto che adesso, dopo essere stato riconosciuto dalla FAI, emittenti televisive come Eurosport hanno deciso di scommettere su questo sport. Che futuro prevedi?

L’FPV Racing come disciplina è già una realtà da qualche tempo, grazie alla sua spettacolarità, al rapporto uomo macchina/innovazione si sta imponendo velocemente come sport e show per le masse, al pari di altri tipi di competizioni più blasonate. A mio avviso un trend in crescita sia a breve che a lungo termine.

Non a caso sei il presidente dell’associazione FPV Racing Club – FPVR. Raccontaci un po’ i vostri progetti e, se puoi, dacci qualche anticipazione sui programmi che avete in serbo per il prossimo anno.

Ora stiamo cercando con i ragazzi lo spazio ufficiale dell’associazione, che rispetti i criteri di sicurezza, permettendoci di svolgere le nostre attività in modo corretto. Stiamo collaborando per quanto riguarda la parte di video con Luigi Mazzeo e Matteo Capotosti, su questo però preferisco non dire molto, perché è una sorpresa…
Per il resto, cerchiamo e cercheremo sempre di più di collaborare con le altre realtà italiane, come già fatto in passato.

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