Droni, robot e gps: nasce l’agricoltura 2.0
L’adozione di migliori tecniche produttive, negli ultimi tempi accompagnata dal progresso della scienza agraria e dallo sviluppo tecnologico, ha rivoluzionato più volte l’agricoltura nel corso dei secoli. Un processo di ammodernamento continuo al quale oggi la robotica è pronta a dare una nuova e più importante accelerazione.
Se fino a ieri c’erano i piccoli aerei e gli elicotteri al servizio della fertilizzazione dei campi, oggi questo lavoro può essere svolto in maniera più efficiente che mai grazie all’impiego dei droni, che a costi inferiori garantiscono un’efficienza mai vista prima, con meno rischi per l’uomo e per l’ambiente. L’uso combinato di robot, GPS e software di analisi sono possibili operazioni prima impensabili o difficilmente realizzabili, per via degli enormi costi economici e di tempo.
Si può, ad esempio, pre-impostare sul drone un percorso da seguire scrupolosamente per fargli raccogliere campioni di terriccio in diverse zone della coltivazione, per poi analizzarle, creando una mappa della fertilità dei propri terreni. Un’altra possibilità potrà essere quella di istruire il drone per fargli raggiungere una posizione distante nei campi, analizzare le piante per verificare la presenza di parassiti sulle piante, e nel caso rilasciare contestualmente la giusta dose di pesticida.
Così il drone diventa “il miglior amico del contadino”, in uno scenario agricolo che, entrato finito nella scia dell’Hi-tech, promette di evolversi ancora più rapidamente.