Il “Drone dell’aborto” colpisce in Polonia

Un breve tragitto oltre confine per trasportare pillole abortive dalla Germania in Polonia. Questo è quanto accaduto sabato scorso ad opera dell’associazione no-profit tedesca Women on waves, impegnata da 10 anni nel difendere il diritto delle donne a una scelta consapevole rispetto alla propria maternità.

Il drone, già ribattezzato “drone dell’aborto”, è decollato dalla cittadina tedesca di Frankfurt an der Oder e ha sorvolato il fiume Oder fino a raggiungere la cittadina di Slubice in Polonia, pochi chilometri oltre il confine, dove due donne polacche hanno preso il carico.

Un’azione dimostrativa, insomma, volta a mettere in luce l’inadeguatezza delle leggi polacche sull’aborto, che ad oggi consentono di interrompere una gravidanza solo in caso di stupro, incesto, o se si presentano rischi concreti per la salute della madre o del feto. Anche in questi casi, però, ottenere il permesso all’aborto risulta molto difficile.

Poco dopo il decollo, la polizia tedesca ha tentato di intercettare i droni, ma i piloti sono stati bravi a farli atterrare senza problemi oltre il confine. Le forze dell’ordine hanno allora sequestrato i controller dei droni e gli iPad personali dei piloti coinvolti.

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Non c’è stato però modo di riuscire a stabilire la presenza di un’azione criminale, dal momento che il drone dell’aborto pesava meno di 5 kg, non è stato utilizzato per motivi commerciali, è rimasto nel raggio di controllo del pilota e non ha volato in spazi aerei sorvegliati, motivi per cui né la legge tedesca, né quella polacca, richiedono autorizzazioni. Inoltre, Polonia e Germania sono parte dell’area Schengen, all’interno della quale i confini sono aboliti e le pillole erano accompagnate dalla regolare prescrizione medica di un dottore.