Boeing presenta un laser anti drone
I droni avranno un ruolo sempre più importante nei conflitti futuri. Ma se da un lato l’industria bellica produce droni letali, in grado di riconoscere ed eliminare facilmente obiettivi nemici, allo stesso modo vi è una rincorsa alla creazione di strumenti di difesa contro di essi.
Allo stesso modo, si studiano anche contromisure, che nei prossimi tempi potranno essere adottate dalle forze dell’ordine – e chissà, magari dagli stessi privati – per tenere i droni dei piloti più distratti o fastidiosi lontano dalle aree indesiderate, o semplicemente dal proprio giardino.
Abbiamo visto pochi giorni fa che la polizia americana sarà presto in grado di intercettare i droni che si spingeranno in aree dove il loro uso è vietato, prendendone il controllo fino a riportarli dai loro piloti, multandoli.
In questo senso, l’azienda Boeing ha voluto offrire il proprio contributo, mettendo a punto un’arma laser che è in grado di abbattere un drone colpendolo a distanza con un preciso e letale raggio di calore. Vedendolo in azione, non si ha alcun indizio di ciò che sta accadendo, se non l’improvvisa vista del drone che prende fuoco e si sgretola in aria.
Il laser richiede circa 15 minuti per il setup, ma poi impiega solo pochi secondi per fare il suo dovere. Il radar di cui è dotato gli permette di riconoscere e seguire automaticamente un drone ben oltre lo spettro visivo da un essere umano e comunque fino a una distanza di 40 chilometri.
Se sviluppata e utilizzata in un contesto militare, questa soluzione anti drone promette di essere più economica dei missili, in quanto usare il laser comporta dei costi bassissimi e inoltre il raggio può essere usato in modo continuo. È semmai il laser in sé ad essere dispendioso da realizzare, oltre ad avere bisogno di essere collegato ad una potente fonte di energia elettrica, ma ad ogni modo quest’arma di Boeing, relativamente piccola e quindi facile da trasportare su diversi veicoli strategici, rappresenta un ulteriore passo in avanti rispetto agli ingombranti laser sviluppati dalla marina.
A causa della coincidenza temporale, l’arma realizzata da Boeing potrebbe venire erroneamente collegata al nuovo super drone cinese Rainbow 5, ma ad ogni modo è evidente che la rincorsa agli armamenti via drone e anti drone è appena cominciata, e vedrà le nazioni di Usa e Cina grandi protagoniste.
Applicata all’ambito della sicurezza civile, invece, questa tecnologia darà il ben servito ai tanti imbecilli che da qualche mese, a causa del loro comportamento irresponsabile coi droni, hanno iniziato a conquistare le pagine di molti giornali.