Bergamo: Droni e tecnologia LifeSeeker ritrovano donna scomparsa da Scanzorosciate
Si è fortunatamente conclusa con l’auspicato lieto fine la storia della donna scomparsa da Scanzo, nei pressi di Bergamo, nella giornata di ieri 30 dicembre.
Il tutto grazie alla tecnologia più moderna che possa essere impiegata nei casi di ricerca e soccorso, ossia l’uso combinato di droni di tipo professionale e sistema LifeSeeker, che funziona fingendosi una cella telefonica e lasciando quindi che il cellulare della persona dispersa, ingannato, si agganci ad essa. In questo modo è possibili utilizzare il GPS del telefono cellulare della vittima per stabilire con precisione la sua posizione.
Nella fattispecie, sono stati i Vigili del Fuoco di Bergamo, assieme al nucleo Droni lifeseeker della direzione Lombardia e al nucleo Dedalo, a individuare la posizione esatta della donna, dispersa all’interno del bosco sul Monte Bastia e più precisamente nella zona del Monte Tre Croci. Una volta individuata, è stata raggiunta dai soccorritori che le hanno prestato le prime cure e l’hanno poi trasportata in jeep lungo la mulattiera fino all’ambulanza, con la quale ha raggiunto l’ospedale per tutti gli accertamenti del caso. Sul posto anche il Soccorso alpino lombardo attivato dalla centrale, i carabinieri e la polizia locale.
Questa la mappa della zona, puntata sulla “Chiesetta degli Alpini” sul monte Tre Croci, nella zona a est di Bergamo.
Cosa è successo?
La donna, di circa 50 anni, si era allontanata nella giornata di ieri da Scanzorosciate, nel tentativo di raggiungere a piedi una chiesetta, ma purtroppo è scivolata e caduta, senza più riuscire a muoversi né a chiamare aiuto. È stato invece suo figlio, non avendola ancora vista rientrare all’arrivo della sera, a contattare i soccorsi intorno alle 18.30.