Addio al Mini 2: è fuori produzione. Ma se arrivasse un DJI Mini 2 SE?

La notizia rimbalza qui e lì su blog di settore e gruppi facebook sui droni: DJI avrebbe messo fuori produzione il tanto amato Mini 2, bestseller assoluto tra i droni dal peso inferiore ai 250 grammi.

La notizia non sembra una delle tante affrettate indiscrezioni, in effetti collegandosi alla pagina di acquisto del Mini 2 sul sito ufficiale dji.com troviamo scritto in grande il messaggio

“Non disponibile nel tuo Paese/Area geografica”

Anche se il Mini 2 risulta ancora disponibile su altri negozi online, come ad esempio su Amazon, l’idea della sua imminente uscita dalla scena dei droni sembra davvero possibile, specie considerando le aggressive politiche di obsolescenza programmata praticate dal produttore cinese, che sforna diversi droni ogni anno, accelerando di fatto l’invecchiamento dei precedenti modelli e spingendo (per non dire “costringendo”) i consumatori a stare al passo con la sua innovazione tecnologica a suon di spese.

Perché anche se è vero che un drone fuori produzione non significa automaticamente che chi lo possiede debba fronteggiare un immediato stop al supporto del prodotto acquistato, è vero anche che questa ipotesi è solo una questione di tempo. Ed ecco perché, alla notizia che probabilmente il Mini 2 sta per andare in pensione, sono davvero moltissimi gli appassionati non solo sorpresi, ma anche arrabbiati con DJI. Del resto non è sbagliato dire che il Mini 2 è stato finora il drone più amato, quello che è riuscito a portare il rapporto dei piloti coi droni ad un nuovo livello dopo il primo amore sbocciato col Mavic Mini. E DJI con la sua scelta ha tradito questo sentimento.

Tra l’altro, ora che tramonta l’epoca del Mini 2, l’unica vera alternativa è il Mini 3, un drone molto simile e con ottiche e batteria migliorate, ma anche più costoso (altrimenti nessuno avrebbe battuto ciglio); un vantaggio studiato a tavolino da DJI, che da anni decide le proprie strategie in condizioni di quasi monopolio, sicura che – almeno per il momento – nessun competitor sia in grado di approfittare di suoi eventuali passi falsi.

Insomma, DJI fa il bello e il cattivo tempo: da un lato ogni anno regala agli appassionati nuovi e sempre migliori droni di cui discutere, da comprare o solo da sognare, dall’altro decide che nel giro di poco tempo anche queste novità dovranno farsi a loro volta da parte, uscendo definitivamente di scena. È così adesso per il Mini 2, sarà così anche per il Mini 3, così come lo è stato per il Mavic Mini.

Attenzione però, perché proprio la storia del Mavic Mini, primo drone sotto i 250 grammi al mondo, potrebbe offrire una legittima speranza. L’anno scorso, dopo che era già uscito il Mini 2 e il Mavic Mini era uscito di produzione, il primo “piccolo” di casa DJI a sorpresa tornò alla ribalta in una veste nuova e con un nome leggermente diverso “Mini SE“, una “second edition” leggermente migliorata che in poco tempo mise tutti d’accordo. E se DJI avesse in serbo una sorpresa del genere e lasciasse tutti senza fiato proponendo una seconda versione anche del Mini 2, magari leggermente aggiornata?

Per il momento possiamo solo incrociare le dita.